Continua l’intinerario delle retrospettive dedicate a Rossana Biagi, volute dai figli dell’artista scomparsa nel 1998. In questa mostra alcune delle numerose opere (1957-1998) pervenuteci.. Da un’analisi della figlia e critico d’arte Elisabetta Caporali, [..] La raffigurazione dello spazio Rossana Biagi, lo immagina frantumando in miriadi di particelle colorate che realizza mediante pennellate di colore. La sua rappresentazione dell’universo si fonda sulla scomposizione della materia, annullandosi tramite la poetica del colore. Il colore in Rossana Biagi è stato sempre predominante rispetto al disegno perché riesce ad esprimere l’idea pittorica nella sua totalità di forme e allo stesso tempo, lo stato d’animo in cui l’artista si trova. Il gioco cromatico che traspare dagli oli di Rossana Biagi ci è offerto dal rosso acceso al blu oltremare, al verde veronese all’ocra delle terre di Siena, dai bianchi e i grigi rivelandoci dove può arrivare la potenza del colore in una raffigurazione pittorica. Questa impostazione la pittrice Rossana Biagi l’aveva assorbita dagli impressionisti francesi, fino a Matisse e Cézanne; l’artista osservando la vibrazione superficiale della luce sulla materia aveva tralasciato quest’ultima per privilegiare i passaggi di colore utili per esaltare la forma in ciò che ha di volumetrico. [..] Elisabetta Caporali, Pisa, 2006